Comune di Pioltello
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22 Luglio 2010

BONIFICA EX SISAS, PIOLTELLO DICE NO AL ‘RIMBORSO’ A GROSSI: “NON HA MANTENUTO GLI IMPEGNI, CAUSANDO GRAVE DANNO ALLA COLLETTIVITA’”

Nessun ‘rimborso’ alle aziende di Giuseppe Grossi per i lavori di bonifica dell’ex Sisas di Pioltello-Rodano, che corrono il rischio di essere lasciati incompiuti con grave pregiudizio per la salute pubblica e danno economico quasi certo per lo Stato italiano (490 milioni di euro di multa Ue ormai inevitabile, proprio per l’inadempienza dell’operatore privato, che non riuscirà a garantire la fine della bonifica entro la data del 31 dicembre 2010 fissata dall’Ue).

E’ questa la ferma posizione del Comune di Pioltello, sul cui territorio sorge una parte dell’area da bonificare: l’Amministrazione guidata dal Sindaco Antonello Concas non intende acconsentire alla sfacciata richiesta di un imprenditore che non ha mantenuto gli impegni presi: non è infatti stato in grado di terminare entro il 31 dicembre 2010 la bonifica delle tre discariche di materiali inquinanti all’interno dell’ex industria chimica, compito che si era assunto con un accordo di programma firmato da tutti gli enti istituzionali coinvolti (Ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Comuni di Pioltello e Rodano) e che gli concedeva, come contropartita della bonifica da effettuare a sue spese entro la data stabilita, la proprietà delle aree da bonificare, con licenza di edificarle e vendere. Accertata l’impossibilità di rispettare l’impegno preso, il privato ha quindi chiesto di uscire dall’accordo di programma, pretendendo però in cambio dalla Regione Lombardia 25 milioni di euro più Iva per le spese sostenute: e non solo le spese della bonifica in sé, ma anche tutte le spese per i progetti di edificazione futura dell’area.

“Riteniamo la richiesta del privato inaccettabile – spiega Giorgio Fallini, assessore all’Ambiente del Comune di Pioltello – proprio perché non si può premiare in modo così smaccato, salvaguardandola da qualsiasi perdita economica, un’azienda gravemente inadempiente, che rischia di causare danni enormi alla collettività. E’ il senso di responsabilità che induce il Comune di Pioltello a non accettare la richiesta di questo privato totalmente inadempiente, pur nella ferma volontà di proseguire celermente le opere di bonifica. E siamo convinti che tutti gli altri soggetti istituzionali che firmarono a suo tempo l’accordo di programma con il privato sapranno riconoscere la fondatezza e la giustizia della nostra posizione, che non nasce né da ostilità all’accordo di programma in sé, né da pregiudizi contro quel soggetto privato, ma dalla convinzione che non si deve premiare chi non ha rispettato gli impegni presi. Ricordo fra l’altro che Grossi non ha mai versato alla Regione Lombardia i 60 milioni di euro di fideiussione prevista dall’accordo di programma, e ci chiediamo se questo mancato versamento è legittimo o no”.

L’Amministrazione di Pioltello, che ha sin dal’inizio criticato la scelta di affidare l’incarico della bonifica a un privato senza gara, trova un’eclatante conferma delle sue perplessità proprio nelle vicende di questi giorni: la Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti sta infatti indagando sulle attività delle aziende di Grossi, in seguito alla scoperta di gravissime irregolarità nella bonifica milanese di Santa Giulia (per la quale l’imprenditore fu anche arrestato nel novembre 2009). I parlamentari della Commissione d’inchiesta il 20 luglio hanno fatto un’ispezione all’ex Sisas di Pioltello, per verificare eventuali irregolarità anche in questo sito.

Dallo scorso aprile, la regia di tutta la vicenda ex Sisas è in mano all’avv. Luigi Pelaggi, che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha nominato Commissario straordinario per la bonifica, dichiarando contestualmente lo stato di emergenza. Il Commissario ha poteri straordinari per conseguire l’obiettivo di chiudere positivamente la partita della bonifica, nell’interesse della collettività, e su questo la collaborazione di Pioltello è massima, tuttavia l’Amministrazione di Pioltello ritiene legittimo il confronto tra tutti i soggetti pubblici che hanno sottoscritto il vecchio accordo di programma. Per questo, Pioltello chiarisce le sue posizioni: non solo è contraria al ‘rimborso’ a Grossi, ma esprime anche la sua perplessità su una seconda ipotesi: quella di acquisire le aree ex Sisas dopo l’uscita dell’imprenditore dall’accordo. Sulle aree, infatti, non c’è da fare solo la bonifica delle discariche (che il Commissario straordinario, a questo punto, riassegnerà a un’azienda specializzata, questa volta tramite una gara) ma una volta conclusa questa bisogna anche bonificare i terreni e la falda e smantellare tutte le strutture industriali, che si estendono su un’enorme superficie. La proposta che ad acquisire da Grossi queste vaste aree siano i Comuni di Pioltello e Rodano creerebbe grossi problemi, perché una volta in possesso dei terreni, i due enti locali si troverebbero appunto proprietari di un’immensa superficie con bonificate le sole discariche, e tutto il resto del lavoro da fare. “Il completamento della bonifica, ovvero la seconda fase dell’intervento da fare sull’area – ricorda l’assessore Fallini – non è affare di poco conto. Siamo disponibili ad acquisire le aree solo se Ministero dell’Ambiente e Regione ci forniscono tutti i mezzi economici per completare l’intero lavoro. Quanto alla gara per riassegnare la bonifica delle discariche, riteniamo sia opportuno non invitare lo stesso privato inadempiente che ha appena chiesto di uscire dall’accordo: sarebbe una grandissima beffa”.

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