Comune di Pioltello
Fotografia area Comunicazione
21 giugno 2012

PIOLTELLO DALLA PARTE DI CHI VA IN BICICLETTA CON LA CAMPAGNA #SALVAICICLISTI

Approvato in consiglio comunale un ordine del giorno per adottare misure di salvaguardia per chi usa la bicicletta quotidianamente

Pioltello, 21 giugno 2012 – E’ giunta anche a Pioltello la campagna #Salvaiciclisti, l’iniziativa mondiale partita dal giornale londinese The Times per la salvaguardia dei ciclisti in città e per il potenziamento dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto urbano.
Nel corso del Consiglio Comunale del 12 giugno i gruppi consiliari Partito Democratico e Lista per Pioltello hanno presentato un ordine del giorno a sostegno dell’iniziativa. La proposta è stata approvata dall’intero Consiglio comunale.
La campagna #Salvaiciclisti è nata nel Regno Unito ed ha preso subito piede anche in Italia: diverse associazioni e blog italiani hanno mutuato dal Times il manifesto, redatto in otto punti, rendendolo aderente alla realtà italiana.


Dichiara l’Assessore alla Viabilità e Traffico Giorgio Fallini: «Negli ultimi 10 anni, ben 2556 ciclisti hanno perso la vita in Italia, che si colloca al terzo posto in Europa per numero di morti in bicicletta. Abbiamo chiesto al Consiglio di aderire alla campagna #Salvaiciclisti attraverso l’attuazione di misure che considerino la mobilità ciclistica un punto fondamentale per il miglioramento della mobilità urbana, per Pioltello e per tutti i centri ad alta densità di traffico. Penso ad esempio al ponte ciclopedonale tra Pioltello e Cernusco, che se inaugurato porterebbe grossi vantaggi alla mobilità ciclabile del nostro territorio. L’obiettivo è sensibilizzare chi usa la macchina verso un atteggiamento più rispettoso nei confronti dei ciclisti, che molto spesso sono invece bistrattati dagli autisti».


Ecco gli otto punti del manifesto italiano:
1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote;
2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato;
3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti;
4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione;
5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida;
6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili;
7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays;
8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.

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