Pioltello, 28 giugno 2012 – Nel pomeriggio di lunedì 25 giugno l’Assessore all’Ambiente Walter Finazzi, la Commissione del Territorio e alcuni cittadini pioltellesi hanno visitato il Parco delle Cascine, l’area verde a nord-ovest di Pioltello tra la Cassanese la via S. Francesco. L’incontro è stato l’occasione per illustrare alla commissione e ai cittadini lo stato del parco dopo i recenti lavori di pulizia e di riordino. Sono stati bloccati tutti gli accessi all’area, attualmente di proprietà privata e data in gestione ad un coltivatore per i prossimi due anni.
È stato inoltre illustrato un piano di fattibilità per il recupero completo del parco, presentato da Matteo Crovetto e Carlo Calvi Parisetti per conto di Fondazione Lombardia per l’Ambiente. Il progetto, che ha ottenuto nel 2010 il finanziamento da parte di Fondazione Cariplo, conferma la futura vocazione agricola del Parco delle Cascine.

«Stiamo cercando di riportare gradualmente il Parco delle Cascine alla sua realtà agricola, quella che ha caratterizzato l’uso del parco per centinaia di anni – spiega l’Assessore Finazzi – Quella di lunedì è stata l’occasione per vedere lo stato del parco dopo i primi lavori di pulizia da parte del contadino. Stiamo inseguendo un sogno, che pian piano stiamo cercando di realizzare per restituire ai cittadini un’area accessibile e a misura d’uomo. Il piano di fattibilità presentato da Fondazione Lombardia per l’Ambiente evidenzia come stiamo puntando sulla completa accessibilità del parco. Vogliamo che questo sia uno spazio dove passeggiare, andare in bici, giocare, coltivare orti».

Dichiara il Presidente della Commissione territoriale e consigliere comunale Raffaele Villani: «Vorrei innanzitutto sottolineare il valore di questa nuova modalità della commissione territoriale, che va direttamente sul territorio a controllare, di volta in volta, le varie situazioni. Questo fa risaltare il ruolo proattivo dei consiglieri comunali, che lavorano per controllare e risolvere le criticità del territorio di Pioltello. Abbiamo poi voluto invitare i cittadini e i giornalisti per mostrare loro la situazione del parco, che dopo anni di abbandono e degrado è tornato ad essere coltivabile. Ciò è stato possibile grazie anche a progetti come quello della Casa
della Carità, che negli scorsi anni ha permesso alla comunità rom di vivere altrove e avviare così un percorso di accessibilità e fruibilità dell’area».