Comune di Pioltello
Fotografia area Cultura, Sport e Tempo Libero
giovedì 27 gennaio 2011

GIORNATA DELLA MEMORIA

Il bambino di Noè Spettacolo Teatrale riservato alle scuole secondarie di 1° grado ore 10.30 Sala Consiliare

Il bambino di Noè

Racconto musicato

Spettacolo rivolto agli studenti delle scuole secondarie di 1° grado.

Regia: Filippo Farina

Musiche: Michele Varriale


Il bambino di Noè è un racconto musicato che ha per tema la Shoah e la seconda guerra mondiale, viste dagli occhi semplici di un bambino ebreo, protetto e nascosto da un eroico prete in un collegio cattolico.

Abbiamo scelto la storia di un bambino, quasi adolescente per parlare ai suoi coetanei di un passato tanto crudele quanto vicino a noi, una storia semplice e densa di significati, come spesso è ciò che riposa nella memoria.

Per un'ora gli spettatori saranno portati da parole e note lungo un viaggio nel ricordo, tra le pagine di un diario, per condividere un momento importante, un'ora che dedichiamo alle vittime della Shoah e a noi stessi, alla nostra coscienza.

 

1942: nel Belgio occupato dai nazisti, il piccolo Joseph viene affidato dai genitori a un sacerdote cattolico, padre Pons, che in un collegio accoglie sotto falso nome molti ragazzi ebrei per sottrarli allo sterminio. Joseph incontra i riti cristiani come la messa a cui assiste per non destare sospetti, ma padre Pons non vuole che abbandoni la sua fede. Anzi gli svela un segreto: nella cripta della chiesa sconsacrata nel giardino ha allestito di nascosto una sinagoga, dove ha raccolti oggetti di culto, libri, canti e preghiere ebraiche, le testimonianze della cultura ebraica minacciate dai nazisti. Come Noè nell'Antico Testamento, nella Torah, padre Pons si è offerto per traghettare una tradizione, una memoria, un popolo per salvare il futuro del mondo: perchè l'intento di chiunque conservi memoria del passato e protegga il presente è in fondo, salvare il futuro del mondo.

Così Joseph, a sua volta, come uno dei figli di Noè accetterà un patto, salirà sull'arca per affrontare il diluvio, e ne uscirà più forte nell'identità, forgiato nella fede che gli esseri umani possono farsi l'un l'altro le cose peggiori, ma che Dio non c'entra niente.