Comune di Pioltello
Fotografia area Comunicazione
30 marzo 2012

DICHIARAZIONE DELL'ASSESSORE GAIOTTO SULLA RACCOLTA FIRME DEL COMITATO SISEP

Pioltello, 30 marzo 2012 – L’Assessore ai Servizi Sociali Saimon Gaiotto risponde in merito alla raccolta di firme che il comitato Sisep ha recentemente organizzato nel territorio di Pioltello.
«Innanzitutto vorrei premettere che sono anch’io per la difesa del controllo pubblico dei servizi educativi della prima infanzia. È una battaglia che questa Amministrazione Comunale porta avanti da tempo e io stesso sono uno dei firmatari della petizione nazionale per la riforma dei servizi all’infanzia. Ad oggi, infatti, esiste una legislazione che orienta i servizi per i bambini dai 3 ai 6 anni, ma non c’è nessuna garanzia per quelli dai 0 ai 3.
Firmerei dunque anch’io la petizione delle educatrici di Azienda Futura, se questa si fermasse alla difesa della gestione pubblica dei servizi. Oltre a questo, invece, ci sono aspetti sindacali che esulano dal resto, che intavolano una trattativa invece di parlare di gestione dei nidi. A parte quattro educatrici, tutte le altre sono assunte a tempo indeterminato e a tutte è garantito (si tratta di una scelta politica) un super-minimo mensile di oltre 200 euro che integra quanto stabilito dal loro contratto nazionale. Inoltre, molte richieste da loro avanzate non possono essere accolte perché sono contro la legge. Oggi i comuni non possono assumere perché le
spese per il personale sono bloccate. Nonostante sia contrario al precariato, se firmassi questa petizione farei una richiesta illegale all’amministrazione, che in questo caso ha le mani legate. Se la richiesta fosse invece indirizzata alle direttive del governo, allora potrei essere d’accordo».
L’assessore Gaiotto puntualizza, inoltre, ciò che è stato dichiarato in merito alla chiusura dello Sportello Genitori e al calcolo delle rette per i lavoratori autonomi con partita iva: «Lo sportello genitori non è chiuso, è stato temporaneamente sospeso per via di cambi normativi legati al rapporto contrattuale tra l’ente e i professionisti che ci lavorano. Infatti, dal 20 marzo il servizio è ripreso normalmente e mi spiace che le educatrici abbiano tirato in mezzo la questione, quando sapevano benissimo che si trattava solamente di cambi normativi.
Per quanto riguarda il calcolo delle rette dei lavoratori autonomi posso dire che tutte le partite iva che celavano una situazione di precarietà sono state reinserite nella loro fascia di partenza, garantendo quindi un equo trattamento. Quanto alle morosità, solo due casi sono stati dimessi, dato che i genitori avevano uno scoperto di 6.700 e 6.900 euro, mentre le altre stanno rientrando».
Un ultimo appunto è riservato al panorama politico nazionale: «Se siamo qui a parlare di questi problemi è perché esistono delle colpe e delle responsabilità politiche del precedente governo Berlusconi – Tremonti – Bossi. La visione della destra è che la privatizzazione sia la soluzione per tutto, che la gestione statale sia arretrata e che i comuni servano solamente a spazzare le strade. Se Berlusconi non avesse messo impunemente le mani nelle tasche dei comuni oggi non avremmo di questi problemi. A questo proposito sarei curioso di sapere cosa ne pensano i rappresentati locali di PDL e Lega.
Uno sviluppo positivo viene invece dall’approvazione del decreto liberalizzazioni, che potrebbe portare a risvolti interessanti per le aziende speciali, tra cui Azienda Futura. Per queste è stata infatti modificata la normativa, e una volta che le aziende speciali usciranno dalle gestioni in-house non avranno più le limitazioni imposte dal patto di stabilità che assilla i comuni.
Proprio riguardo a quest’ultima questione, due settimane fa il Sindaco Concas ha portato in ANCI, in quanto consigliere, la proposta di far gestire autonomamente ai comuni le proprie risorse, chiedendo l’abolizione dello scellerato patto di stabilità».

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