Comune di Pioltello
Fotografia area Comunicazione
1 Febbraio 2010

TELERISCALDAMENTO, AL VIA I LAVORI PER LA NUOVA CENTRALE E LA RETE: IN AUTUNNO ACQUA CALDA A BASSO COSTO IN CITTA'

Partiranno in primavera i lavori per la costruzione della centrale di teleriscaldamento di Pioltello (che sarà ubicata presso il centro sportivo di via Piemonte, in un edificio dal design moderno e armonicamente integrato con lo stadio e le piscine) e per la realizzazione della rete di distribuzione che correrà lungo l’asse nord-sud della frazione di Seggiano, portando acqua calda in tutti gli edifici comunali del quartiere (Municipio, scuola media, asilo nido, piscine, locali della nuova stazione di porta), oltre che alla sede dell’Esselunga e in 13 condomini privati di nuova costruzione, già predisposti per questo tipo di impianti.

Quando in autunno saranno fatti i primi allacciamenti, la rete sarà dimensionata per servire gli edifici di cui si è fatto sopra l’elenco, ma poiché la centrale è già pensata per poter ospitare al suo interno nuovi futuri impianti che ne potenzino la capacità di produzione, successivamente sarà possibile allargare la rete ad altri edifici di nuova costruzione (o anche già esistenti, con gli opportuni adattamenti) purché non eccessivamente distanti dalla stessa centrale.

“Pioltello - spiega Rosario Berardi, assessore alle Partecipate e ai Servizi tecnologici – aggiunge così un importante tassello alla sua identità di ‘Città sostenibile’ sotto il profilo ecologico, un’identità che la caratterizza sin dalle linee guida del Pgt in via di approvazione, e che è stata ribadita dallo stesso primo cittadino Antonello Concas quando nel 2008 ha aderito al Patto dei Sindaci firmato a Bruxelles. Il teleriscaldamento, infatti, è una modalità di distribuzione di acqua calda (per riscaldamento domestico e sanitaria) che consente molteplici vantaggi, ecologici e d economici: in primo luogo riduce i consumi energetici per la produzione dell’acqua calda, grazie al fatto che tale produzione è concentrata in un’unica centrale e non avviene più in numerose piccole caldaie condominiali; secondo, consente, proprio grazie a questo, di ridurre notevolmente la spesa energetica degli utenti; terzo, consente anche al produttore, in questo caso il Comune, di ridurre le spese per riscaldare i propri edifici (Municipio, scuole, palestre ecc.); quarto, è economicamente sostenibile anche per il produttore, ovvero il Comune, perché l’acqua calda erogata non è altro che il sottoprodotto di un processo industriale di produzione di energia elettrica (tramite combustione di metano), e questa energia viene profittevolmente venduta dal Comune a distributori di elettricità come l’Enel. Le case raggiunte dal teleriscaldamento non avranno più bisogno di avere caldaie centralizzate, ma dovranno semplicemente allacciarsi alla rete del teleriscaldamento comunale. Mentre oggi i cittadini pagano il gas, col teleriscaldamento pagheranno il calore”.

Il costo del progetto è di 4 milioni di euro, di cui 500.000 finanziati dalla Regione Lombardia (metà a fondo perduto, metà con un finanziamento a tasso zero), e i restanti 3,5 milioni a carico della Cogeser, la società di servizi partecipata dal Comune, che nel giro di 10 anni si ripagherà integralmente dell’investimento grazie ai ricavi della vendita di energia elettrica.

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