Comune di Pioltello
Fotografia area Comunicazione
11 Dicembre 2012

AL CENTRO DI CULTURA POPOLARE DI SEGGIANO ALCUNI LOCALI CONFISCATI ALLA MAFIA

Via libera dalla Giunta Comunale per la stipula della convezione la concessione gratuita di locali in via Monza. L’Assessore Gaiotto: «Prosegue così il nostro impegno antimafia».

Pioltello, 11 dicembre 2012 – Locali confiscati alla mafia saranno dati in gestione gratuita al Centro di Cultura Popolare di Seggiano. Lunedì 10 dicembre la Giunta Comunale di Pioltello ha infatti deliberato la stipula della convenzione, tra il Comune di Pioltello e il centro culturale seggianese, per la concessione in uso a titolo gratuito di alcuni locali comunali situati in via Monza 9.
All’interno dei locali, il Centro di Cultura Popolare di Seggiano potrà svolgere le sue attività istituzionali in materia d’integrazione sociale dei cittadini, attraverso la gestione dei servizi assistenziali ed educativi. La concessione dei locali durerà fino al 30 giugno 2015, e sarà poi rinnovabile ogni sei anni.
La città di Pioltello conferma così il suo impegno antimafia, giunta negli anni attraverso il sostegno a “Libera”, l’associazione fondata nel 1995 da don Luigi Ciotti, e attraverso l’assegnazione ad associazioni di volontariato dei beni immobiliari confiscati dallo Stato ai mafiosi, resa possibile dalla legge 109 del 1996. Al Centro di Cultura Popolare è già stato affidato, in passato, un locale commerciale al piano terra di piazza Garibaldi.


Dichiara il Sindaco di Pioltello Antonio Concas: «E' da molti anni che a Pioltello facciamo questa azione di contrasto alle attività criminali. Nel tempo, la nostra esperienza ci ha permesso di costruire un'efficiente struttura per snellire le pratiche burocratiche che riguardano queste attività e poter avere, in poco tempo, la
disponibilità dei locali confiscati. Si tratta di un intervento di punta nella nostra lotta alla criminalità organizzata, poichè non penso che ci sia un modo migliore di combattere il fenomeno se non dando vita a progetti di utilità sociale in luoghi che un tempo erano di proprietà della mafia. Riteniamo doveroso continuare su questa strada, nella speranza che il Tribunale di Milano ci dia la possibilità di avere in gestione altri beni confiscati, considerato anche l'altissimo valore simbolico che questi possiedono e che fanno capire quanto Pioltello sia contro la criminalità organizzata. Ci piacerebbe fare come nei territori sequestrati al Sud, cioè poter coltivare terreni e produrre beni di cui tutti possono usufruire».


Dichiara l’Assessore alle Famiglie Saimon Gaiotto: «Pioltello prosegue il proprio impegno antimafia, concedendo ancora una volta dei locali confiscati ai mafiosi per le associazioni di volontariato. La Lombardia è la quinta regione italiana per beni confiscati alla mafia. Il fenomeno, quindi, non è affatto remoto, come hanno dimostrato le recenti inchieste in tutto l’hinterland milanese. A Pioltello abbiamo dimostrato, ancora una volta, che la criminalità organizzata viene contrastata con i fatti, e non con le dichiarazioni».

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