Comune di Pioltello
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21 Novembre 2014

Accettata la richiesta di Costituzione di parte civile del Comune

Pioltello entra di diritto, come parte lesa, nel processo Clean city che vede indagati l'ex sindaco Concas e i dirigenti Sangalli.

Pioltello, 21 Novembre 2014– La richiesta di costituzione di parte civile presentata dal Comune di Pioltello è stata accettata. Il Giudice del Tribunale di Monza Rosaria Pastore, durante l'udienza del 17 novembre, ha letto un'ordinanza in cui si spiegano le ragioni dell'ammissione della parte civile. Sostanzialmente, emerge la nullità che ha investito la mancata citazione della persona offesa, ovvero il Comune di Pioltello, una nullità di ordine generale a regime intermedio e, dunque, sanabile, fino alla sentenza di primo grado, e per la quale il giudice non ha l'obbligo di far regredire il procedimento alla fase delle indagini preliminari.

“Il Comune di Pioltello è entrato così di diritto, in qualità di parte lesa, nel processo Clean city che vede imputato l'ex sindaco Concas. La scelta di costituirci parte civile è stata per questa Amministrazione un atto dovuto: una condanna verso un sistema profondamente alterato e corrotto che spesso vede implicati in rapporti dubbi privati e politici che, invece di perseguire fini comuni per il bene della propria città, usano il proprio ruolo a fini esclusivamente personali. - Ha dichiarato il primo cittadino Cristina Carrer - Quanto commesso dall'ex sindaco rappresenta sicuramente un danno per l'ente e per i cittadini: un pubblico ufficiale che si macchia di comportamenti penalmente rilevanti, di reati contro la pubblica amministrazione stessa, getta un'onta pressocchè indelebile sull'ente per il quale opera. Tanto più se è il primo cittadino, il "capitano" della nave. Il solo immaginare che il comune di Pioltello abbia avuto una guida che ha violato il sacro principio del buon andamento della pubblica amministrazione, che ha dissacrato il principio di legalità ed imparzialità degli atti amministrativi, che ha agito, invece che a tutela del bene comune, per propri interessi personali, getta un discredito di proporzioni enormi e colpisce senza appello la dignità dei cittadini. Danno al Comune di Pioltello è derivato, poi, dalla circostanza che, a seguito proprio di questa vicenda, il Comune è stato commissariato per molti mesi. Certo tecnicamente la presenza del commissario prefettizio anzichè del sindaco potrebbe non rappresentare un disagio, tuttavia è sotto gli occhi di tutti che durante il commissaiamento gli atti che vengono compiuti sono gli atti urgenti e la città ha sofferto a lungo della mancanza di una guida politica. Infine, ma non ultimo, è pur vero che tecnicamente e politicamente il sindaco Concas e la sua amministrazione potevano legittimamente scegliere di optare per una proroga del contratto con Sangalli, in luogo del bando, tuttavia la domanda che risuona è: come sarebbe stato se - nell'ambito di una gara - avessero partecipato altre aziende? Chissà se avessero magari proposto altro tenore di servizi, magari migliori, magari a minor costo. Il dubbio resta. Il primo cittadino non può permetteri di chiedere soldi all'impresa che svolge sul territorio un servizio”.

 

Ufficio Stampa Comune di Pioltello

Nadia Giorgio

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