Pioltello, 25 Novembre 2014– “Ogni anno più di un milione di donne finisce nella rete dei soprusi, per arrivare alla cifra agghiacciante di 14 milioni di atti di violenza che vanno dallo schiaffo allo stupro. Se i femminicidi sono in lieve diminuzione: negli ultimi 12 mesi sono 152 le donne uccise, l'8% in meno rispetto all'anno precedente, molto rimane ancora da fare. Più di cento paesi sono privi di una legislazione specifica contro la violenza domestica e più del 70% delle donne nel mondo sono state vittime nel corso della loro vita di violenza fisica o sessuale da parte di uomini. - Ha dichiarato il sindaco di Pioltello Cristina Carrer - In Italia il primo disegno di legge, a firma dell'allora Ministro alle Pari Opportunità Mara Carfagna, è stato approvato solo nel 2008. Oggi più che mai, fa male vedere come i faticosi passi in avanti fatti dalle istituzioni negli ultimi anni vengano messi a rischio dal Governo Renzi. Il decreto legge 26 giugno 2014 n92 eviterà l’arresto e la detenzione in carcere o a domicilio, agli autori di maltrattamenti familiari e di stalking. Non bastava il riparto dei finanziamenti della Conferenza Stato-Regioni che devolverà esigui fondi per le attività dei centri antiviolenza e delle case rifugio; il decreto legge del 26 giugno penalizzerà soprattutto le donne vittime di violenza familiare e stalking.

Nel nostro Paese, una donna su tre ha subito violenze fisiche o sessuali nella maggioranza dei casi da parte del partner o di un familiare. Perché il problema non riguarda le donne, non riguarda chi subisce, ma coloro che agiscono violenza. Molte di loro vengono picchiate in casa, molestate in strada, sono vittime di bullismo sul web. Questa pandemia di violenza può essere fermata solo se le istituzioni, le realtà associative, gli organi di governo e quelli legislativi saranno in grado di mettere in rete una cultura di educazione alla non violenza.

Per questa giornata, come Amministrazione abbiamo deciso di creare una serie di incontri, che non si limitino solo ad oggi, ma che segnino un percorso da fare insieme ai cittadini e agli studenti delle nostre scuole. In particolare, il 4 dicembre ospiteremo in una conferenza stampa la fondatrice del Telefono Donna, Stefania Bartoccetti. La missione di Telefono Donna consiste nel lavorare contro la cultura dei pregiudizi, che sono spesso la causa dei maltrattamenti, fisici e psicologici, alle donne, contro i quali le professioniste volontarie dell'associazione assicurano l'intervento legale, sanitario e psicologico.

In questa direzione dobbiamo andare avanti, ne sono convinta come sindaco per l'istituzione che rappresento, ma prima di tutto come donna e come cittadino”.

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Nadia Giorgio

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