Pioltello, 26 Febbraio 2015 – "Sabato 28 febbraio sarò a Roma per la manifestazione “Renzi a casa”, un evento, come dichiarato dal leader della Lega nord 'per riprenderci il futuro'. Disoccupazione a livelli record, soprattutto giovanile; politiche del lavoro incomplete che penalizzano la parte più vitale del paese come gli autonomi e le partite Iva; mancata riduzione delle imposte sulla casa quale bene primario; assenza di una politica fiscale a sostegno della famiglia quale nucleo centrale della societa'; incapacita' di attuare una vera riforma della giustizia in grado di velocizzare i tempi garantendo i diritti dei cittadini. Le politiche di Renzi è evidente non funzionano e non stanno rilanciando il Paese. - E' il duro attacco del sindaco di Pioltello Cristina Carrer - A tutto ciò si aggiungono i continui tagli da parte del Governo romano agli enti pubblici. I Comuni oggi stanno attraversando una fase di difficoltà di natura economica e finanziaria senza precedenti. A breve porteremo in aula il Bilancio di previsione e la vera partita è arrivare a un pareggio e noi né possiamo e né vogliamo tagliare i servizi ai cittadini. Il preoccupante peggioramento della finanza locale è imputabile principalmente alla progressiva e consistente riduzione dei trasferimenti statali. Senza contare i vincoli che prevede il rispetto del Patto di stabilità e i ritardi nei pagamenti ai creditori delle PA che producono ulteriori sanzioni per gli enti. Questo tipo di politica sta letteralmente strozzando i Comuni e molti enti locali finiscono per dover aumentare le aliquote dei tributi locali e del complessivo livello di pressione fiscale oppure a basare i propri bilanci su oneri di urbanizzazione e consumo di suolo. Questo sistema è inaccettabile e come sindaci dobbiamo far sentire forte la nostra voce.

Spiace che oggi a non capire o a non voler capire sia proprio un presidente del Consiglio che fino a pochi anni fa è stato sindaco. E pensare che solo nel 2011 Renzi sindaco di Firenze si era scagliato contro l'allora governo Berlusconi dichiarando: 'Il governo rinvia i problemi veri e centrali, pensando che la ripartenza del nostro Paese possa cominciare dai tagli agli enti locali. I tagli ed il patto di stabilità bloccano ogni possibilità di migliorare le città ed i municipi, soffocano le imprese e obbligano a scegliere fra aumento della pressione fiscale e riduzione dei servizi. Tutto questo porterà ad una ulteriore contrazione e della crescita e renderà ancora più poveri i cittadini, le famiglie e le imprese'.

Se all'epoca i sindaci manifestavano perché erano stati lasciati in mutande dal Governo, oggi ci hanno tolto anche quelle!”

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Nadia Giorgio

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