Comune di Pioltello
Fotografia area Governo
25 Aprile 2020

Anniversario della Liberazione

#25aprileiorestoacasa macantoinsiemeavoi

Il discorso celebrativo della Sindaca Ivonne Cosciotti:

 

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"Cari concittadini e concittadine
Un saluto a voi e alle vostre famiglie , un abbraccio virtuale di vicinanza e comprensione per ciò che da due mesi stiamo vivendo e che ci ha fatto sentire piccoli, in ginocchio, spaventati
A fianco a me solo poche persone, il vicesindaco, un rappresentante dell’ Ass nazionale partigiani Fausto Cibra, una tromba .
Mai avremmo immaginato una situazione difficile e surreale come quella che stiamo vivendo.
Abbiamo ormai imparato parole che non conoscevamo: il distanziamento sociale, il lock down …abbiamo riscoperto il senso della battaglia, della prima fila, e della retrovie.
Siamo in una guerra che per ora ci vede perdenti e racchiusi nelle nostre case a capire con quali armi possiamo intraprendere la battaglia.
Paura, incredulità…rabbia ma anche voglia di ripartire, di rinascere di ridefinire nuove basi e nuove prospettive.
Oggi stiamo vivendo una nuova RESISTENZA.
MA SIAMO QUI A commemorare una Resistenza diversa quella di 75 anni fa , quella che vide i nostri nonni andare sulle montagne col fucile in mano e il coraggio di morire per regalare a tutti noi quella libertà e rinascita che in questi anni abbiamo ricevuto e che tante volte abbiamo data per scontata.
Non vi ripercorrerò le vicende storiche che portarono la storia italiana e essere quel magnifico racconto di uomini,donne  e onore che  dopo il ventennio fascista ridisegno' l’assetto del nostro Stato e portò  a scrivere i valori del nostro popolo nel libro più bello che conosciamo e che tanti ci invidiano che è la Costituzione italiana.
Non tornerò a leggervi i primi articoli che sappiamo essere stati partoriti dall'intero Emiciclo della Costituente, che mise alla base del nostro Stato i valori del lavoro, dell'uguaglianza, della dignità, del rispetto.
Voglio parlarvi del Futuro che ci attende e ve ne voglio parlare  partire da ciò che abbiamo imparato da quel 25 aprile.
Lo farò riflettendo con voi su tre temi, tra in tanti, che, però, vi chiedo di tenere bene a mente nei mesi prossimi quando la Storia ci sfiderà in una battaglia di cui non conosciamo esito e di cui non conosciamo la potenza  e la forza.
La resistenza
Il futuro che vogliamo
Il futuro che costruiremo
Partiamo dal primo:
 la resistenza che mette al centro delle nostre battaglie i valori di libertà uguaglianza e giustizia. Fu per questi valori che i nostri giovani partigiani  pioltellesi partirono per le montagne Nino Cibra, Cesare  Beretta, Rino  Bescape' quando ancora tutto sembrava impossibile credettero che l'impegno di pochi potesse fare la differenza.
E la fece. La fece grazie anche agli eserciti che risalirono lo stivale, ma non ci furono sconti per nessuno: uomini donne tutti impegnati in quella resistenza di massa che vide dei ragazzi poco più che bambini credere che i valori della libertà fossero non negoziabili e che la loro vita potesse essere persa per questi valori.
Ed è questa la generazione che in questi giorni ci sta lasciando, lasciando a Noi il dovere di fare memoria e di continuare la battaglia.
Abbiamo cantato l’inno di Mameli. Non so a voi ma per me è stato un grande dolore cantarlo così in pochi ma so che molti di voi erano sui balconi e mai come oggi ci siamo scoperti e apprezzati come italiani e Il nostro tricolore sventola fiero da molte case.
Questo virus, che forse vuol essere Re visto il suo nome, non ci troverà SUDDITI MA SOLDATI.
E Lo hanno dimostrato i nostri MEDICI, gli infermieri, gli operatori sanitari tutti, ma anche le forze dell'ordine e di polizia, i commessi dei supermercati, i farmacisti, chi era costretto a lavorare a beneficio di tutti.
Abbiamo  dimostrato che sappiamo RESISTERE che in questa guerra mai immaginata, il CORAGGIO non ci manca e coloro che si sacrificano per  ALTRI, ci sono , sono  stati tanti e lo hanno fatto in silenzio e senza tentennamenti.
Hanno detto : non siamo eroi è il nostro lavoro!
NO IO DICO PER NOI SIETE COLORO CI HANNO FATTO ASSAGGIARE IL SAPORE DELLA RESISTENZA E CI AVETE DATO LA SPERANZA DI DOMANI

Il secondo punto
IL FUTURO  che vogliamo
I NOSTRI nonni quel 25 aprile ci hanno regalato 75 anni di PACE di crescita economica, di benessere.
Poi però qualche errore c’è stato e molti meccanismi economici, politici e di squilibrio hanno dimostrato che quel mondo migliore, che avevano sognato, aveva le sue difficoltà e le sue ingiustizie.
La nostra magnifica Costituzione deve ancora essere attuata fino in fondo e anche il concetto di lavoro, di uguaglianza e libertà in vari momenti hanno tentennato….hanno visto la fatica della realtà, le disuguaglianze tra paesi del nord e del sud dell'Italia e del mondo, il chiudersi in confini che chiudevano porte invece di aprire finestre…..
Questo virus (che vuol essere re) ci ha insegnato che i confini non esistono, che chiudersi in se stessi è  orribile, che i muri opprimono e non aggiungono nulla, che la solidarietà e un'arma che tutti hanno e che con gioia tutti hanno messo a disposizione.
In questi due mesi ho visto persone di ogni ceto sociale, culturale ed economico ammalarsi uguale, morire uguale, lottare uguale credere uguale , desiderare uguale, amare uguale.
Il Futuro che vogliamo deve essere un FUTURO che fa tesoro di questa esperienza , che pone obiettivi raggiungibili  per tutti, che sa guardare alla dignità di ogni persona che ha visto come basti poco essere uno che non ha bisogno di nessuno all’essere uno che ha bisogno di tutti.
Il rispetto per le difficoltà dell'altro ma anche dell'ambiente e di nuovi stili di vita deve nascere non solo per poterci togliere queste mascherine ma perché dobbiamo fare tesoro di ciò che abbiamo imparato, capito, vissuto.  
Mi rivolgo ai giovani, perché sono i giovani che cambiano il mondo! Ci avete mostrato già molte volte come sapete essere pronti quando serve.
Avete manifestato al mondo intero che volevate un Ambiente sano in cui vivere perché noi non siamo stati capaci di rispettarlo e capirlo e anche oggi sono i giovani coloro che si ammalano meno e potranno essere la chiave di volta dello sviluppo per un futuro diverso.
Quando è stata fatta la chiamata alle armi di giovani medici e infermieri c'è  stata una risposta incredibile: ancora una volta avete mostrato quel coraggio che a molti di noi manca e che siamo pronti a fa rinascere sulla scia del vostro entusiasmo
Quindi arrivo al terzo punto
Il FUTURO CHE COSTRUIREMO
Sappiamo che non sara’ facile, che la battaglia sarà  lunga e la guerra finirà solo dopo tante fatiche . E che a livello economico rivivremo la disfatta e poi la rinascita.
Chiedo allora di essere in grado di ricostruire la nostra patria sui valori che avevamo perso e che possiamo rimettere al centro perché si riparte da capo e tante cose potranno essere diverse. Dobbiamo sapere però che alcuni valori non sono negoziabili e che da questa esperienza abbiamo capito cosa e’ importante  e cosa possiamo buttare via. Cosa era inutile e cosa riempie i sogni del nostro futuro.
Verremo messi in ginocchio in economia? Quando 75 anni fa vivendo la liberazione , l’Italia era distrutta. Ma ci fu la più grande ricostruzione, diventammo uno Stato moderno, ci fu un boom economico che tutti ricordano e che permise ai nostri genitori di superare in una sola generazione ogni più favorevole ipotesi. Scuole per tutti, Università, salute pubblica, lavoro concertato, grandi opere. Ora  aggiungiamo ambiente e politiche di rigenerazione urbana, tecnologica con nuove organizzazioni sociali e funzionali. È  possibile? Certamente
Voglio concludere rubando le parole di un grande Presidente , il Presidente Kennedy quando annunciò che sarebbero andati sulla  luna.
Disse cosi ‘Abbiamo deciso di andare sulla  luna questo decennio e di fare altre cose. Non perché siano  SEMPLICI, ma perché sono difficili, perché questo obiettivo ci permetterà di organizzare e mettere il meglio delle nostre energie e capacità, perché questa è una sfida che vogliamo accettare , non abbiamo intenzione di rimandarla e abbiamo intenzione di vincerla, così come le altre ‘ .
Perciò miei cari concittadini so che questo 25 Aprile sarà un nuovo inizio e con orgoglio vi invito guardare in alto e sapere che ce la faremo!
W il 25 Aprile
W la Resistenza
W L'Italia"