Già undici le vittime di mafia adottate dalle associazioni locali che hanno aderito all'iniziativa "Lenzuoliamo Palermo" e sono scese in campo rispondendo alla chiamata di Libera in vista della giornata della memoria e dell’impegno antimafioso che si terrà a Palermo il prossimo 21 marzo.

Era il 1992, dopo le stragi mafiose di Capaci e via d’Amelio, quando i balconi di Palermo si riempirono di lenzuoli bianchi per dire no alla mafia.

Per questo, per ricordare 25 anni di impegno, Libera ha scelto la città di Palermo per celebrare la giornata della memoria e dell’impegno. Quella Palermo che fu presa d’assalto dalla violenza mafiosa ma che non si è arresa.

"Vogliamo realizzare un gigantesco lenzuolo, largo 5-6 metri e lungo 180, da portare con noi in piazza per la manifestazione del 21 marzo a Palermo" ha spiegato la referente di Libera Milano, Lucilla Andreucci, durante il lancio della campagna "Lenzuoliamo Palermo"’. L'idea è quella di cucire insieme 1011 lenzuoli da un metro, tanti quanti sono i nomi delle vittime innocenti delle mafie censite fino a oggi. "Non ci saranno doppioni né solo i nomi delle vittime più note perché dobbiamo ricordarle tutte" ha voluto precisare Lucilla Andreucci.

A mobilitarsi per prima in città, e capofila del movimento a livello locale, la Rete Antimafia Martesana che ha adottato i nomi di Maria Antonietta Savona e Grazia Scimè, a seguire Scout, Centro Giovani Pioltello Patchanka, Genitori Lilliput, ALIDA-Associazione Libere Donne Attive, la Bottega del Fare e Desiderare, VariaMente Mailò e le Acli di zona.