Comune di Pioltello
Fotografia area Comunicazione
22 Gennaio 2010

BONIFICA EX SISAS, SI RIPARTE DOPO UN VERTICE A ROMA: ENTRO MAGGIO SVUOTATA LA DISCARICA B, ENTRO IL 2010 LA DISCARICA A

Gli autocarri sono già al lavoro all’interno dell’area ex Sisas per portare via dalla discarica B le 80.000 tonnellate di materiale che la riempiono (si tratta in larghissima parte di nerofumo, non particolarmente inquinante), e al ritmo di circa 900 tonnellate al giorno dovrebbero svuotare integralmente la discarica entro maggio. A quel punto le operazioni si sposteranno sulla discarica A, la più grande delle tre con le sue 300.000 tonnellate di materiale, anche in questo caso in grande prevalenza di nerofumo (la discarica C, contenente i materiali più inquinanti, è già stata bonificata da tempo): lo svuotamento della discarica A, che procederà agli stessi ritmi della B, dovrebbe concludersi entro dicembre, ovvero entro il termine posto dall’Unione Europea per completare la bonifica del sito dove sorgeva l’azienda chimica.

I lavori sono ripresi dopo alcune settimane di blocco causato da intoppi burocratici, che sono stati sciolti grazie a un vertice tenutosi a Roma al Ministero dell’Ambiente lunedì 18 gennaio, su richiesta della Regione Lombardia, a cui hanno preso parte tutte le parti in causa: oltre ai rappresentanti di Ministero e Regione, c’erano quelli della Sadi, l’azienda che sta eseguendo la bonifica, del Comune di Pioltello (l’assessore all’Ambiente e Territorio Giorgio Fallini), del Comune di Rodano, della Provincia di Milano, dell’Arpa della Lombardia e dell’Asl territorialmente competente.

“Si trattava di risolvere alcuni contrasti, messi in luce dall’Arpa e in parte anche dalla Provincia, fra il progetto esecutivo della bonifica e alcune prescrizioni contenute nel precedente decreto autorizzativo firmato dal Ministero – spiega Fallini –. In particolare, il decreto prevedeva che il nerofumo prima di essere portato via venisse ‘tratttato’, ovvero mescolato con calce, direttamente sul sito dell’ex Sisas, mentre il progetto esecutivo consente di portar via il nerofumo così com’è, perché il trattamento può essere fatto negli stabilimenti della Savi a Torino. Il vertice al Ministero ha stabilito che prevarrà questa seconda modalità, che renderà più spediti i lavori”.

Ma la pausa nei lavori ha avuto anche altre ragioni, ovvero la necessità della Sadi di trovare in Italia e in Europa i siti adatti allo stoccaggio dei materiali rimossi nelle operazioni di bonifica, e di ottenere le debite autorizzazioni e nullaosta. Questa ricerca e questo iter burocratico sono terminati, e la bonifica può quindi procedere.

“Va detto che durante lo stop agli scavi la Sadi non è stata con le mani in mano – assicura Fallini –: anzi si è portata avanti provvedendo ad effettuare fitti prelievi nelle discariche A e B, a vari livelli di profondità, per analizzare in modo dettagliato i materiali in esse contenuti, in modo da rendere superflua un’operazione inizialmente prevista che avrebbe fatto perdere molto tempo, ovvero l’analisi dei materiali successiva allo scavo con le benne. Adesso si sa già con precisione che cosa troveranno le benne scavando, e quindi si sa già dove destinare i materiali rimossi”.

La ripresa dei lavori di bonifica e la loro rapida conclusione è nell’interesse di tutti, vista la multa comminata allo Stato italiano dall’Unione Europea per i ritardi, e per ora sospesa: 20 milioni di euro più 200.000 euro per ogni giorno di ritardo (ovvero attualmente altri 200 milioni di euro, visto che i giorni di ritardo sono già mille). “L’Europa – ricorda Fallini – ha concesso tempo per terminare il lavoro fino alla fine del 2010, poi la multa diventerà esecutiva. Attenzione, perché la sanzione potrebbe arrivare anche prima del 31 dicembre, se a Bruxelles dovessero verificare che i lavori sono completamente fermi: addirittura potrebbe arrivare già a metà febbraio, quando il Ministero dell’Ambiente sarà convocato dal nuovo commissario europeo all’Ambiente Janez Potocnik, che entrerà in carica con l’insediamento della nuova Commissione ai primi di febbraio”.

Proprio a metà febbraio l’Amministrazione comunale di Pioltello intende fare un’assemblea pubblica per informare in modo dettagliato la cittadinanza sull’avanzamento dei lavori e su tutte le questioni che riguardano la bonifica nell’area ex Sisas.

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