Stato e Regione Lombardia non devono tagliare i fondi destinati ai Comuni per i servizi sociali: l’8 aprile il Sindaco di Pioltello Antonello Concas, con Assessori e consiglieri comunali, parteciperà insieme a numerosi altri colleghi lombardi alla manifestazione indetta da Anci Lombardia davanti alla Prefettura di Milano, con riconsegna al Prefetto delle fasce tricolori di primo cittadino, per chiedere al Governo di revocare il taglio di 22 milioni dal 2009 al 2010, da 95 a 73 milioni, della quota lombarda del Fondo nazionale delle politiche sociali, una risorsa finanziaria indispensabile a cui i Comuni attingono per sostenere famiglie in difficoltà, anziani indigenti, disabili, minori assegnati dai Tribunali, ma anche per realizzare politiche di inclusione degli immigrati.

L’appuntamento è alle 10 a Milano, in piazza San Babila, dove ci sarà un gazebo dell’Anci e dove si concentreranno i primi cittadini, gli assessori e i consiglieri comunali provenienti dagli oltre 1.500 Comuni lombardi. Alle 11.30, i Sindaci saranno ricevuti dal Prefetto e riconsegneranno simbolicamente la fascia tricolore.

La protesta non è rivolta solo contro lo Stato, ma anche contro la Regione Lombardia, che a sua volta ha deciso di aumentare di 22 milioni dall’anno scorso a quest’anno (da 12 a 34 milioni) la quota di fondi per i servizi sociali che trattiene per sé, riducendo di conseguenza la quota distribuita ai Comuni. Insomma, i Comuni contestano la politica di accentramento degli enti superori, che tolgono risorse finanziarie agli enti più vicini al territorio e ai bisogni della gente, intervenendo direttamente in materie di competenza comunale come appunto i servizi sociali.

“E’ ora di dire basta a questo perdurante accentramento e impoverimento – dichiara Concas –, iniziato già con il taglio dell’Ici che ha duramente colpito le casse comunali. In un periodo di forte crisi economica e sociale, dove la richiesta di interventi si moltiplica, ai Comuni vengo progressivamente tagliate risorse per assistere le fasce più bisognosa: gli anziani, i malati, le famiglie con disoccupati, i giovani, gli immigrati. Il Governo e la Regione devono capire che togliere forza al ruolo dei Comuni è un errore gravissimo che porta conseguenze negative a tutta la popolazione”.