Comune di Pioltello
Fotografia area Comunicazione
26 Aprile 2010

PIOLTELLO DIFENDE IL DIFENSORE CIVICO: "SI LASCIA AI COMUNI LA FACOLTA' DI MANTENERLI"

Pioltello difende il Difensore civico, la figura di garante del cittadino soppressa dal provvedimento sulla semplificazione normativa del 25 marzo scorso (la ‘Riforma Calderoli’, collegata alla Legge finanziaria 2010), che prevede la centralizzazione di questa funzione a livello provinciale. Un ordine del giorno votato a maggioranza dal Consiglio Comunale (21 favorevoli, 1 contrario, 7 astenuti) dà infatti mandato all’Amministrazione comunale di intervenire presso l’Anci, associazione dei Comuni italiani, al fine di “promuovere idonea iniziativa che miri al mantenimento della figura del Difensore civico, qualora le singole Amministrazioni comunali decidano in tal senso”.

In sostanza, si chiede che il Difensore civico resti, nel caso il Comune ritenga di avere le risorse per mantenere tale figura. Il provvedimento di soppressione, infatti, è motivato da esigenze di risparmio economico. La figura del Difensore civico, introdotta dal Testo Unico degli Enti Locali del 2000 e non obbligatoria, era stata immediatamente istituita dal Comune di Pioltello, che già nel 2001 l’aveva introdotta nello Statuto Comunale. La carica è stata ricoperta, anche nell’ultima ‘legislatura’ comunale, da Francesca Fuso, nominata dal Consiglio comunale: tre giorni al mese riceve i cittadini e raccoglie segnalazioni e lamentele nei confronti dell’amministrazione, esortando poi amministratori e funzionari a risolvere i conflitti segnalati. In totale, il Difensore tratta circa 50 istanze all’anno. In base al provvedimento sulla semplificazione normativa, l’attività del Difensore terminerà alla fine del suo mandato, coincidente con il mandato dell’attuale consiglio comunale.

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