Comune di Pioltello
Fotografia area Ambiente, Territorio e Paesaggio

Le Chiese

Santa Maria Regina

Costruita fra il 1959 e il 1963 su progetto di Vincenzo Gandolfi, si mostra con le sue linee essenziali accanto all’ardito campanile, opera dell’architetto Bernardo Bernardi. L’edificio ha forma a capanna; in cima alla scalinata una cancellata in ferro battuto di Genesio Fumagalli. All’interno lo sguardo corre verso la statua in bronzo di Maria Regina, che emerge sulla parete terminale da una composizione a mosaico, opera di Nicola Cassani e padre Costantino Ruggeri. Sul fondo un grande quadro di Alessandro Nastasio. Di Fumagalli sono anche l’altare laterale, la Via Crucis e la Vita e infanzia di Gesù.

Sant’Andrea

Si tratta di un tempio settecentesco che non ha subito modifiche sostanziali da circa due secoli. È il più illustre del genere in tutta l’area del nord-est Milanese. Una cappella dedicata a Sant’Andrea esisteva già dal Duecento; nel Cinquecento venne ricostruita e, tra il 1742 e il 1745 venne completamente trasformata e allargata, con la facciata e il campanile a cura del grande architetto Carlo Giuseppe Merlo. Particolari le Cappelle del Rosario e di San Francesco di Paola ornate da finte prospettive del ’700, il settecentesco Altar Maggiore e il superbo organo ottocentesco. Più recenti gli affreschi di Giovanni Valtorta, Romeo e Paolo Rivetta e dei fratelli Rino e Federico Bertini.

Oratorio di San Sigismondo

Non lontano dalla chiesa parrocchiale di Sant’Andrea è tuttora visibile la chiesetta di San Sigismondo, dedicata al re di Borgogna che nel 516 fondò il celebre monastero di San Maurizio nel Vallese. Edificato all’inizio del ‘700 e benedetto nell’anno 1706, l’oratorio fu radicalmente restaurato all’inizio del ‘900.

Chiesa dell’Immacolata

Risalente al 1748, è un vero gioiello dell’epoca. Si trova nei pressi della Corte della Pesa, di cui è ancora visibile il bel portale ormai occluso. La chiesa fu eretta come cappella di famiglia per volontà di Elisabetta Giulia Ferrario Stoppani. Accanto all’attuale portone d’entrata della corte si trova la bottega che, fino al 1981 fu dei fratelli Fumagalli, maestri del ferro battuto.

Santuario di Seggiano della Beata Vergine Assunta

Forse voluto dai frati, come si dedurrebbe dalla presenza di un fontanile, ora scomparso, denominato dei frati, il Santuario era già detto vecchio in un documento del 1573 e intorno ad esso si raccontava anche di una apparizione della Madonna. Durante le ripetute pestilenze, il Santuario venne utilizzato come ricovero per i malati. Distrutto nel 1944 da un bombardamento, il Santuario venne ricostruito già nel ’45. Nel 1950, alla consacrazione del Santuario, il cardinal Schuster regalò alla parrocchia il quadro della Madonna della Farfa, che ora si trova sulla pala d’altare. Oggi il Santuario è il centro religioso della comunità di Seggiano, divenuta parrocchia nel 1968. Notevole l’ apporto degli immigrati provenienti da Pietraperzia, in provincia di Enna, che hanno portato nel Santuario i simboli della loro terra: il Cristo in fasce, l’urna col Cristo nel sepolcro, la statua dell’Addolorata. Dal 1967 i pietrini hanno introdotto la processione del Venerdì Santo, detta delle fasce.

San Giorgio

Limito ebbe una chiesa fin dal 1200, dedicata a San Martino di Tours, che venne demolita per ordine di San Carlo Borromeo quando venne in visita a Limito nel 1573. L’altra vecchia chiesa, cinquecentesca, dedicata a San Giorgio, fu demolita invece dopo l’arrivo del parroco don Bonizio, che ne fece costruire una nuova, senza preoccuparsi delle pitture e degli avori contenuti nella precedente, diventata troppo piccola per contenere i fedeli. La nuova chiesa fu costruita con la facciata rivolta verso il paese e non verso oriente, come l’altra: opera colossale per allora, frutto di sacrifici enormi di tutta la popolazione, non può però colmare il rimpianto per la perdita dei tanti tesori distrutti per farle posto. All’interno della chiesa si possono ancora ammirare i settecenteschi reliquari che ornano l’altare seicentesco. Dell’800 è invece il complesso dell’organo. Nel 1969 è stata edificata una nuova chiesa, in cui sono visibili una Madonna lignea del ‘700e un bel crocefisso trecentesco.

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